LA LAVORAZIONE DELLA SETA


LE VARIE FASI DI LAVORAZIONE DELLA SETA




La seta è la più bella e pregiata delle fibre tessili oggi conosciute; viene ricavata dal dipanamento del bozzolo del baco da seta che, allo scopo, viene fatto morire prima della schiusa (sfarfallamento) per non danneggiare le bave continue costituenti il bozzolo (vedi anche bachicoltura). I bozzoli raccolti vengono sottoposti a cernita, alla rimozione della parte più esterna (spelaiatura) e quindi immersi in acqua onde sciogliere la sericina che tiene la bava aderente a se stessa. I bozzoli vengono divisi poi per grossezza (crivellatura), spazzolati leggermente per rintracciare il capo delle bavelle (scopinatura) e dipanati (trattura) in modo da ottenere da più bavelle riunite un filato utilizzabile nell'industria tessile (seta greggia o tratta). I cascami della seta rappresentano il 60-70% del totale ottenuto dai bozzoli; i filati ottenuti dai cascami vengono generalmente denominati Schappe, i loro cascami di lavorazione sono a loro volta chiamati bourette. La seta è costituita da due sostanze proteiche denominate fibroina(72-80%) e sericina (22-28%) e da piccole percentuali di grassi e componenti minerali. La fibroina è composta da glicina (31% ca.), alanina (26%),serina (13%), tirosina (10%) e da un'altra dozzina di amminoacidi che, con i relativi gruppi acidi (–COOH) e basici (–NH₂) di estremità di catena, danno alla seta il carattere anfotero, la possibilità cioè di combinarsi con sostanze sia acide sia basiche. La seta ha buone caratteristiche di tenacità (2,5-3,5 grammi per denaro) e di allungamento (sempre più del 20%); è altamente assorbente, si tinge con facilità e resiste molto bene al calore e agli acidi; ha una scarsa ripresa elastica e si sgualcisce con una certa facilità anche se tende lentamente a riprendersi. È sensibile agli alcali, specie a caldo, e, in certe determinate condizioni, alla luce. Ha un peso specifico abbastanza alto, pari a 1,30, e una ripresa, o igroscopicità, abbastanza alta (del 9,5-10% sui filamenti e ancora più alta sulla seta Schappe). La lucentezza è caratteristica particolare della seta ed è tanto maggiore quanto più pulita è la superficie del filo e quanto più è rotonda la sua sezione. La lunghezza delle bavelle dipanabili senza rompersi si aggira normalmente sui 700-800 m, arrivando qualche volta a 1200 m, il diametro di ciascuna va da 13 a 16 μm. Al microscopio la sezione di una bava di seta si presenta grosso modo in forma ellittica e composta da due bavelle di fibroina circondate da uno strato di sericina; longitudinalmente presenta ingrossamenti e assottigliamenti frequenti dovuti alla non uniforme disposizione della sericina. Dopo la trattura, la seta viene sottoposta alle operazioni di aspaturastribbiaturatorcitura,sgommatura e quindi di filatura in matasse. La seta tratta ha una sua classificazione per cui i filati relativi sono divisi in: seta di marca oppure exquis, sete extra, sete classiche, sete reali, sete semi-reali, sete realine, sete scarti. La seta viene utilizzata pura nella biancheria più costosa, in abiti femminili, cravatte, camiceria di lusso, foulard. La maggior parte dei produttori di tessuti di seta per i suddetti articoli sono situati, in Italia, nella provincia di Como e, in Francia, nella zona di Lione. La seta Schappe trova impiego in maglieria di pregio, in confezioni da uomo e donna e, in mista con altre fibre, dà filati e tessuti dove risalta la sua lucentezza. La seta bourette viene quasi esclusivamente impiegata in mista con altre fibre.