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DEFINIZIONE

La seta è una fibra proteica di origine animale con la quale si possono ottenere tessuti tendenzialmente pregiati. La seta viene prodotta da alcuni insetti della famiglia dei lepidotteri e dai ragni. La seta utilizzata per realizzare tessuti si ottiene dal bozzolo prodotto da bachi da seta, nella maggior parte da bachi da seta della specie Bombyx mori. A volte vengono utilizzate anche alcune specie della famiglia Saturniidae.

 Il baco da seta secerne un filamento continuo lungo circa 1/1,5 km con il quale forma il bozzolo che gli serve da protezione durante la metamorfosi. Il filamento è formato da due bavelle di fibroina (presente per circa l'80% in peso) avvolte nella sericina (20% circa). Quest'ultima viene eliminata durante un processo chiamato "sgommatura". Al microscopio la fibra ha un aspetto regolare molto simile a quello di fibre sintetiche.
La sericina può essere eliminata trattando il filo di seta con acqua calda: questo trattamento migliora la lucentezza, la flessibilità e la "mano" della fibra. A seconda della quantità di sericina eliminata possiamo avere:
  • la seta sgommata o cruda, quando la sericina è stata rimossa del tutto;
  • la seta raddolcita o "souplè", nella quale la sericina è stata tolta solo in parte.
Nel caso della seta cruda si può fare un trattamento di "caricatura" che serve a migliorare la resistenza della fibra, che era stata compromessa con il processo di sgommatura. Una caratteristica particolare di questa fibra è la lunghezza del filamento: può arrivare facilmente ai 700-800 metri. Questo la rende la fibra animale più lunga.
Da 100 kg di bozzoli si ricavano 20/25 kg di seta cruda e 15 kg di cascame.

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