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LA LEGGENDA

Diverse leggende sono state raccontate sull'origine e la diffusione della seta.
Una delle leggenda diffusa in Cina, racconta che la nascita della bachicoltura è grazie ad un'imperatrice di nome Xi Ling Shi. Si racconta infatti che la scoperta dell'utilità del baco da seta si deve a questa imperatrice, moglie dell'imperatore Giallo Huangdi; Xi Ling Shi mentre stava passeggiando notò un bruco, lo sfiorò con un dito e, meraviglie delle meraviglie, dal bruco                                         
Seta cinesespuntò un filo di seta! Man mano che il filo fuoriusciva dal baco, l'imperatrice lo avvolgeva attorno al dito, ricavandone una sensazione di calore. Alla fine vide un piccolo bozzolo, e comprese improvvisamente il legame fra il baco e la seta. Insegnò quanto aveva scoperto al popolo, e la notizia si diffuse.
Venne così onorata come "Signora dei bachi da seta”.
I cinesi erano molto gelosi del loro prezioso filo e non volevano che altri lo scoprissero, cercarono di conservare tale segreto e ci riuscirono per secoli....... Quando....
.....un giorno una principessa cinese, intorno al 420 a.C., andò sposa al principe della città di Khotan. La principessa riuscì a trasportare uova di bachi da seta e semi di gelso, nascondendoli nella sua alta acconciatura. In questo modo “la cultura di questi preziosi vermi” venne conosciuta e praticata nel piccolo stato di Bokhara (Turkestan), dove si estese e prosperò a meraviglia.
Si racconta ancora che, nonostante gli imperatori i cinesi si sforzassero di mantenere la conoscenza della sericoltura segreta alle altre nazioni, in modo di poter mantenere il monopolio cinese della produzione della seta.
Nonostante ciò, in epoche successive si sono verificate fughe dell'arte della lavorazione della seta verso Il Giappone, la Corea e l'India.
In Europa, sebbene l'Impero romano conoscesse e apprezzasse la seta, la conoscenza della sericoltura è giunta solo intorno al 550, attraverso l'Impero bizantino;
la leggenda dice che monaci agli ordini dell'imperatore Giustiniano furono i primi a portare a Costantinopoli delle uova di baco da seta nascoste nel cavo dei loro bastoni.

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