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La diffusione della seta in Europa


I tessuti di seta rimasero, fino al Cinquecento, prodotti di grande lusso alla portata di una clientela ristretta: solo re, nobili e prelati potevano permetterseli. In Europa la situazione era ben diversa rispetto a quella dei paesi dell’Oriente come, l’India e la  Cina, dove si poteva comperare la seta a buon mercato.
Nonostante l’allargamento del mercato serico necessitò in Europa di tempi molto lunghi, probabilmente a causa della lenta diffusione del gelso e del difficile progresso nelle tecniche, è possibile notare una graduale espansione della produzione. Ciò comportò una diminuzione dei prezzi, che permise una progressiva diffusione della seta anche tra le classi più povere. Il conseguente aumento dei consumi provocò un incremento delle importazioni, che in Inghilterra aumentarono di sette volte tra 1560 e 1640 ed in Francia rappresentarono a metà Cinquecento più del 50% dei consumi interni.
Proprio in Francia con l’affermazione dell’industria serica all’interno del regno, soprattutto a Lione, fu possibile soddisfare la domanda riducendo le importazioni, tanto che nel Seicento la Francia stessa si trasformò nella massima esportatrice di drappi da seta. Grazie all’introduzione di un campionario iniziarono inoltre a circolare campioni di tessuti da proporre a vari mercanti. Questo, che non era fattibile in precedenza perché anche la produzione di un piccolo pezzo di tessuto comportava un costo elevatissimo, si rese possibile grazie ad un abbattimento dei costi di produzione e alla fabbricazione di prodotti più semplici che potevano far riferimento ad un mercato più vasto.

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